Karel de Bazel (1869–1923) fu una delle figure più originali dell’architettura olandese tra fine Ottocento e primo Novecento, attivo anche come incisore, designer di mobili, vetri, francobolli e oggetti d’arte applicata. Proveniente da un ambiente modesto e con una formazione iniziale da falegname, divenne il primo presidente dell’Associazione degli architetti olandesi (BNA) nel 1909 e un protagonista del razionalismo architettonico insieme a Hendrik Petrus Berlage.wikipedia+1
Formazione, esordi e teosofia
De Bazel nacque a Den Helder nel 1869 e, dopo la scuola elementare, iniziò come apprendista falegname, per poi frequentare i corsi serali di architettura alla Reale Accademia di Arti Figurative dell’Aia. Nel 1888 entrò come disegnatore in uno studio di architettura dell’Aia e in seguito lavorò presso l’ufficio di P.J.H. Cuypers, assorbendo inizialmente suggestioni neogotiche.wikipedia+2
L’adesione alla Società Teosofica nel 1894 segnò una svolta importante: interruppe il rapporto di lavoro precedente e nel 1895 fondò, con J.L.M. Lauweriks, un proprio studio, avviando una ricerca architettonica fortemente legata a simbolismo, proporzioni geometriche e dimensione spirituale. Parallelamente tenne corsi di disegno, storia dell’arte ed estetica alla Scuola di Arti Figurative di Haarlem, contribuendo alla nascita di una moderna arte applicata nei Paesi Bassi.huygens.knaw+2
Architetto razionalista e designer totale
Nei primi anni del XX secolo De Bazel si affermò come uno dei principali esponenti del razionalismo olandese, sviluppando un linguaggio sobrio, modulare e basato su rigorosi sistemi proporzionali, arricchito da motivi geometrici e da influenze orientali. La sua attività si estendeva dall’architettura alla progettazione di interni, mobili, vetri, tessuti, ceramiche e grafica, incarnando l’ideale dell’“artista totale” che controlla l’insieme dell’opera.designblog.rietveldacademie+2
Collaborò con importanti realtà come la vetreria di Leerdam, per la quale ideò servizi in vetro accanto a altri architetti come Berlage e Frank Lloyd Wright, e disegnò anche francobolli commemorativi, tra cui quelli per il centenario del regno olandese nel 1913. La sua opera dimostra una costante tensione a integrare funzione, estetica e simbolismo, spesso con richiami a motivi egizi e assiri in facciate e decorazioni.manchesterhistory+3
Opere principali e “Capitale Mondiale”
Tra le sue prime opere si ricordano i progetti per la chiesa Sint-Vitus a Hilversum e per la cattedrale Sint‑Bavo a Haarlem, legati ancora all’ambiente di Cuypers e alla stagione neogotica. Uno dei progetti più affascinanti, rimasto sulla carta, è la “Capitale Mondiale” nei pressi dell’Aia (1905–1906), un complesso ideale con palazzi istituzionali e funzioni internazionali, che gli diede notorietà per l’ambizione utopica e la forte impostazione simbolica.wikipedia+2
Realizzò inoltre il progetto per il municipio di Rotterdam (1912), apprezzato ma non vincitore del concorso, e numerose ville e complessi residenziali che contribuirono a definire l’architettura olandese del primo Novecento. Nel 1916 progettò anche un tempio per massoni e teosofi all’Aia, manifestando in modo diretto il legame tra la sua visione spirituale e lo spazio architettonico.joodsvirtueelmuseum+2
Quartieri residenziali e edilizia sociale
De Bazel ebbe un ruolo rilevante nella progettazione di quartieri residenziali, rivolti sia ai ceti benestanti sia ai lavoratori. Tra questi spiccano il Brediuskwartier a Bussum (dal 1921), oggi considerato uno degli esempi più riusciti di quartiere residenziale olandese in stile legato alla scuola di Amsterdam, e i complessi di case operaie ad Amsterdam (Spaarndammerbuurt) realizzati tra il 1913 e il 1916.joodsvirtueelmuseum+1
L’attenzione alla qualità degli alloggi popolari, alla cura del dettaglio e al disegno urbano dimostra come De Bazel concepisse l’architettura come strumento di elevazione sia estetica sia sociale. Progettò anche piccole “woonwijkjes” per lavoratori e ceto medio in diverse città, come Eindhoven e Dieren, contribuendo alla diffusione di un modello abitativo dignitoso e ben progettato.huygens.knaw+2
La Nederlandsche Handel‑Maatschappij e la fine
L’opera più nota e monumentale di De Bazel è l’edificio per la Nederlandsche Handel‑Maatschappij ad Amsterdam (1919–1926), oggi sede del Stadsarchief, un grande complesso per uffici in stile espressionista in mattoni, con struttura in cemento armato rivestita e ricca di motivi geometrici e riferimenti simbolico‑orientali. Oltre all’architettura, curò gran parte degli interni, confermando la sua tendenza alla progettazione unitaria dello spazio.wikipedia+2
De Bazel morì nel 1923, a 54 anni, durante un viaggio in treno verso Amsterdam per partecipare al funerale dell’amico e collega Michel de Klerk, senza vedere completato il grande edificio della Nederlandsche Handel‑Maatschappij e alcuni progetti come la sinagoga di Enschede, realizzati solo postumi. La sua eredità è quella di un architetto-teosofo che ha saputo coniugare razionalismo, simbolismo e riforma sociale, lasciando un segno duraturo nel paesaggio urbano olandese.wikipedia+2
Aggiungi a seguito
Controlla fonti
- https://it.wikipedia.org/wiki/Karel_de_Bazel
- https://en.wikipedia.org/wiki/Karel_de_Bazel
- https://resources.huygens.knaw.nl/bwn1880-2000/lemmata/bwn3/bazel
- https://designblog.rietveldacademie.nl/wp-content/uploads/2008/04/helenap_debazel_henk.pdf
- https://manchesterhistory.net/architecture/1920/debazel.html
- https://www.joodsvirtueelmuseum.nl/kunstenaar/karel-petrus-cornelis-de-bazel/
- https://www.treccani.it/enciclopedia/karel-petrus-cornelis-de-bazel_(Enciclopedia-Italiana)/
- https://it.wikipedia.org/wiki/Karel_de_Bazel
- https://www.facebook.com/groups/Italian.liberty/posts/9596146597104008/