Martina Mazzotta, Wunderkammern e altre meraviglie

Martina Mazzotta, storica dell’arte e della filosofia, ricercatrice presso “The Warburg Institute”, Londra.

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DIE WUNDERKAMMERN

E poi dalle Wunderkammern rinascimentali (ricordo il neoplatonismo che rinasce proprio in questo periodo) si passa agilmente allo spirituale nell’arte di matrice sempre spirituale (teosofia/neoplatonismo) e alla mostra Candinsky –> Cage sempre della curatrice Martina Mazzotta che ci accompagna nel percorso dall’astrattismo di Wassily Kandinsky, con una cinquantina di opere tra dipinti, acquerelli e grafiche, per approdare alle suggestioni sonore di John Cage, passando anche da Max Klinger, Paul Klee, Arnold Schönberg, Constantin Čiurlionis, Marianne Werefkin (Asconese d’adozione), Oskar Fischinger, Fausto Melotti, Nicolas De Staël, Giulio Turcato e Robert Rauschenberg. L’esperienza visiva e sonora si conclude con la “sala del silenzio” nella quale è esposta una tela bianca di Rauschenberg.

E siccome tutte le strade (per me che sono di parte) portano al regno di Luigi Pericle che con i suoi studi astrologici, omeopatici, l’agopuntura e la radiestesia, la visione remota e i classici (dai Sumeri agli Egizi, dai Greci alle civiltà aliene presunte o immaginate) fino all’orgonica e alla spagiria …

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