Why deny the artistic roots? Perché negare le radici artistiche ?

English translation

Il video “111° Congresso della Società Teosofica Italiana – Intervento di Massimo Introvigne” (Ferrara, giugno 2025) è una conferenza di circa 20 minuti in cui il sociologo torinese presenta un’analisi storico-culturale dei rapporti tra la Società Teosofica e l’arte moderna.
Ecco una sintesi completa, arricchita con tutti i nomi e riferimenti citati dal relatore.


Introduzione e contesto

  • Introvigne apre il suo intervento spiegando di non poter essere fisicamente presente al congresso, ma di voler comunque partecipare con un contributo video, poiché considera l’appuntamento “importante per i teosofi italiani e del mondo intero”.
  • Dice di occuparsi della Società Teosofica da circa cinquant’anni, sia come studioso di sociologia delle religioni sia per interesse personale.
  • Pur dichiarandosi cattolico, afferma che la Teosofia contiene molte riflessioni preziose anche per chi non fa parte della sua tradizione spirituale.
  • Racconta di aver visitato la sede internazionale di Adyar (India), dove si percepisce “un’atmosfera spirituale straordinaria”.

Teosofia e arte: la rivoluzione negli studi

  • Spiega che, fino al 1970, la relazione tra Teosofia e arte era un tema quasi ignorato dagli studiosi.
  • La svolta avvenne grazie al finlandese Sixten Ringbom, autore del libro The Sounding Cosmos, che studiò i rapporti fra la Teosofia e Wassily Kandinsky.
  • Dopo quella pubblicazione, nacque una nuova corrente di ricerca tra gli storici dell’arte, che cominciarono ad approfondire l’influenza delle idee teosofiche su artisti come Kandinsky e Piet Mondrian.
  • Tuttavia, ci furono forti resistenze accademiche e commerciali:
    • I critici “formalisti” o marxisti di allora giudicavano la Teosofia un’ideologia irrazionale.
    • I mercanti d’arte temevano che associare gli artisti a una “setta teosofica” potesse svalutare le opere.
  • Persino la vedova di Kandinsky, uccisa poi dai ladri in Svizzera, reagiva con violenza a chi evocava il legame tra il marito e la Teosofia.

Tre fasi del rapporto fra Teosofia e arte

Introvigne distingue tre grandi periodi storici:

1. Arte didattica o “blavatskiana”

  • Nasce intorno a Helena Petrovna Blavatsky, fondatrice della Società Teosofica.
  • L’arte di questo periodo ha finalità esplicite di illustrazione dottrinale e ritratto dei Maestriteosofici.
  • Figure principali:
    • Hermann Schmiechen, pittore tedesco divenuto ritrattista della corte vittoriana, autore dei ritratti “canonici” dei Maestri Morya e Koot Hoomi.
      • I dipinti, racconta Introvigne, nacquero per “via telepatica”: Blavatsky inviava immagini mentali al pittore tramite la medium americana Laura Holloway.
    • Reginald Machell, pittore inglese poi affiliato al gruppo teosofico scismatico di Katherine Tingley a Lomaland (San Diego), autore de Il Cammino, quadro simbolico del percorso teosofico.
    • Machell disegnò anche l’urna funeraria con le ceneri di Blavatsky.
    • Purtroppo, molte opere di Machell furono distrutte nell’incendio della sede teosofica di Pasadena (California).

2. Periodo simbolista

  • Fine XIX – inizio XX secolo. L’arte simbolista europea viene fortemente influenzata dalla Teosofia, che ispira nuovi linguaggi spirituali e visivi.
  • Artisti direttamente coinvolti:
    • Jean Delville (Belgio), teosofo e fondatore della Società Teosofica belga; autore di dipinti esoterici come L’Idée e La Scuola di Platone.
    • Kazimierz Stabrowski (Polonia), teosofo e maestro di Mikalojus Konstantinas Čiurlionis, pittore e musicista lituano che frequentava le riunioni teosofiche di Varsavia.
    • Józef Váchal (Boemia, odierna Repubblica Ceca), figura importante del simbolismo locale.
    • Malcolm de Chazal (isole Mauritius), artista non iscritto ma profondamente influenzato dalla dottrina teosofica.
    • Paul Gauguin, non teosofo ma lettore di La Dottrina Segreta di Blavatsky durante il suo soggiorno a Tahiti; i suoi corrispondenti sono teosofi francesi come Paul Sérusier.
    • René Guénon, inizialmente vicino a circoli teosofici parigini frequentati dal pittore Maurice Chabas.
    • In Finlandia, artisti come Akseli Gallen-Kallela e diversi simbolisti locali mostrarono conoscenza diretta della Teosofia.
  • In questo contesto si forma il ponte verso l’astrattismo, ispirato dal concetto teosofico di forme-pensiero (dal libro Thought-Forms di Annie Besant e Charles W. Leadbeater) e dalla mistica di Édouard Schuré, autore di I grandi iniziati.

3. Arte astratta e modernità

  • L’astrattismo nasce anche come proseguimento spirituale del simbolismo teosofico.
  • Wassily Kandinsky non fu mai iscritto, ma partecipò a conferenze teosofiche in Germania, conobbe Rudolf Steiner e ne fu influenzato.
  • Piet Mondrian, invece, fu iscritto alla Società Teosofica olandese per tutta la vita.
    • Le sue opere della fase pre-astratta contengono chiari riferimenti teosofici.
    • Il suo neoplasticismo è concepito come rappresentazione visiva dell’ordine divino e dell’equilibrio cosmico.
    • Aveva scritto un lungo trattato su arte e teosofia, mai pubblicato dalla sezione olandese perché considerato “troppo astruso”, oggi perduto.
    • Negli Stati Uniti, corrispondeva con la giovane teosofa Charmion von Wiegand, che condivise e proseguì le sue idee.

Diffusione in America e in Canada

  • In Canada, il pittore Lawren Harris (del Group of Seven) fu teosofo attivo: condusse addirittura trasmissioni radiofoniche sulla Teosofia.
  • Harris visse poi nel New Mexico, dove fondò con altri artisti teosofi, tra cui Emil Bisttram e Agnes Pelton, il Transcendental Painting Group.
  • Negli Stati Uniti, Jackson Pollock ebbe contatti con la Società Teosofica e con Jiddu Krishnamurti, sia all’inizio che alla fine della sua vita.
  • In America Latina, il pittore uruguaiano Joaquín Torres García elaborò un astrattismo spirituale influenzato da idee teosofiche.

La scena italiana

  • L’Italia ebbe a sua volta un ruolo importante:
    • Il circolo teosofico di Livorno, animato dal belga Charles de Liedt, soggiornò in Italia quasi trent’anni e trasmise idee esoteriche a vari artisti.
    • Giacomo Balla, tra i maggiori futuristi, frequentò la Società Teosofica e il gruppo di Decio Calvari (scisma teosofico italiano).
    • Anche Ardengo Soffici, i fratelli Corrado e Gino Ginanni Corradini e persino Umberto Boccioni lessero e discussero pubblicamente testi teosofici.

Conclusione

  • Introvigne conclude affermando che la Teosofia, pur essendo una realtà numericamente ridotta rispetto alle grandi religioni, ha esercitato una delle più profonde influenze sull’arte moderna.
  • Questa influenza è “motivo di orgoglio per i teosofi”, dimostrando che le loro idee hanno contribuito a plasmare il linguaggio visivo del Novecento.
  • Invita i teosofi contemporanei a continuare a collaborare con gli studiosi, poiché le loro dottrine “valgono la pena di essere studiate” anche nel XXI secolo.

Personaggi principali citati

Helena P. Blavatsky – Annie Besant – Charles W. Leadbeater – Hermann Schmiechen – Reginald Machell – Laura Holloway – Katherine Tingley – Sixten Ringbom – Wassily Kandinsky – Piet Mondrian – Rudolf Steiner – Eduard Schuré – Jean Delville – Kazimierz Stabrowski – M. K. Čiurlionis – Józef Váchal – Paul Gauguin – Paul Sérusier – Maurice Chabas – René Guénon – Akseli Gallen-Kallela – Malcolm de Chazal – Lawren Harris – Emil Bisttram – Agnes Pelton – Jackson Pollock – Jiddu Krishnamurti – Joaquín Torres García – Charles de Liedt – Giacomo Balla – Ardengo Soffici – Corrado e Gino Ginanni Corradini – Umberto Boccioni.


In sintesi, il video di Massimo Introvigne mostra come la Teosofia sia stata uno dei motori spirituali e intellettuali dell’arte moderna, collegando simbolismo e astrattismo e influenzando un’intera generazione di pittori e pensatori tra Europa, America e Italia.

__________________________

The video “111th Congress of the Italian Theosophical Society – Speech by Massimo Introvigne” (Ferrara, June 2025) is a 20-minute lecture in which the Turin-based sociologist presents a historical and cultural analysis of the relationship between the Theosophical Society and modern art.

Here is a complete summary, enriched with all the names and references cited by the speaker.

Introduction and context

  • Introvigne opens his speech by explaining that he cannot be physically present at the congress, but that he still wants to participate with a video contribution, as he considers the event “important for Italian theosophists and the whole world.”
  • He says he has been involved with the Theosophical Society for about fifty years, both as a scholar of the sociology of religion and out of personal interest.
  • Although he declares himself to be Catholic, he affirms that Theosophy contains many valuable insights even for those who are not part of his spiritual tradition.
  • He recounts visiting the international headquarters in Adyar (India), where one perceives “an extraordinary spiritual atmosphere.”

Theosophy and art: the revolution in studies

  • He explains that, until 1970, the relationship between Theosophy and art was a subject almost ignored by scholars.
  • The turning point came thanks to the Finnish author Sixten Ringbom, author of the book The Sounding Cosmos, who studied the relationship between Theosophy and Wassily Kandinsky.
  • After that publication, a new wave of research emerged among art historians, who began to explore the influence of Theosophical ideas on artists such as Kandinsky and Piet Mondrian.
  • However, there was strong academic and commercial resistance:
    • The “formalist” or Marxist critics of the time considered Theosophy to be an irrational ideology.
    • Art dealers feared that associating artists with a “theosophical sect” could devalue their works.
  • Even Kandinsky’s widow, who was later killed by thieves in Switzerland, reacted violently to anyone who mentioned the link between her husband and Theosophy.

Three phases in the relationship between Theosophy and art

Introvigne distinguishes three major historical periods:

1. Didactic or “Blavatskian” art

  • This arose around Helena Petrovna Blavatsky, founder of the Theosophical Society.
  • The art of this period had the explicit purpose of illustrating doctrine and portraying the Theosophical Masters.
  • Main figures:
    • Hermann Schmiechen, a German painter who became a portraitist at the Victorian court, author of the “canonical” portraits of the Masters Morya and Koot Hoomi.
      • The paintings, Introvigne says, were created “telepathically”: Blavatsky sent mental images to the painter through the American medium Laura Holloway.
    • Reginald Machell, an English painter who later joined Katherine Tingley‘s schismatic theosophical group in Lomaland (San Diego), author of The Path, a symbolic painting of the theosophical journey.
    • Machell also designed the funeral urn containing Blavatsky’s ashes.
    • Unfortunately, many of Machell’s works were destroyed in the fire at the Theosophical headquarters in Pasadena (California).

2. Symbolist period

  • Late 19th – early 20th century. European Symbolist art was strongly influenced by Theosophy, which inspired new spiritual and visual languages.
  • Artists directly involved:
    • Jean Delville (Belgium), theosophist and founder of the Belgian Theosophical Society; author of esoteric paintings such as L’Idée and La Scuola di Platone.
    • Kazimierz Stabrowski (Poland), theosophist and teacher of Mikalojus Konstantinas Čiurlionis, a Lithuanian painter and musician who attended theosophical meetings in Warsaw.
    • Józef Váchal (Bohemia, now the Czech Republic), an important figure in local symbolism.
    • Malcolm de Chazal (Mauritius), an artist who was not a member but was deeply influenced by theosophical doctrine.
    • Paul Gauguin, not a theosophist but a reader of Blavatsky’s The Secret Doctrine during his stay in Tahiti; his correspondents were French theosophists such as Paul Sérusier.
    • René Guénon, initially close to Parisian theosophical circles frequented by the painter Maurice Chabas.
    • In Finland, artists such as Akseli Gallen-Kallela and several local symbolists showed direct knowledge of Theosophy.
  • In this context, a bridge to abstractionism was formed, inspired by the theosophical concept of thought-forms(from the book Thought-Forms by Annie Besant and Charles W. Leadbeater) and by the mysticism of Édouard Schuré, author of The Great Initiates.

3. Abstract art and modernity

  • Abstractionism also arose as a spiritual continuation of theosophical symbolism.
  • Wassily Kandinsky was never a member, but he attended theosophical conferences in Germany, met Rudolf Steiner, and was influenced by him.
  • Piet Mondrian, on the other hand, was a member of the Dutch Theosophical Society throughout his life.
    • His pre-abstract works contain clear theosophical references.
    • His neoplasticism is conceived as a visual representation of divine order and cosmic balance.
    • He wrote a long treatise on art and theosophy, which was never published by the Dutch section because it was considered “too abstruse” and is now lost.
    • In the United States, he corresponded with the young theosophist Charmion von Wiegand, who shared and continued his ideas.

Spread in America and Canada

  • In Canada, the painter Lawren Harris (of the Group of Seven) was an active theosophist: he even conducted radio broadcasts on Theosophy.
  • Harris later lived in New Mexico, where he founded the Transcendental Painting Group with other theosophist artists, including Emil Bisttram and Agnes Pelton.
  • In the United States, Jackson Pollock had contacts with the Theosophical Society and with Jiddu Krishnamurti, both at the beginning and at the end of his life.
  • In Latin America, the Uruguayan painter Joaquín Torres García developed a spiritual abstractionism influenced by theosophical ideas.

The Italian scene

  • Italy also played an important role:
    • The Theosophical Circle of Livorno, led by the Belgian Charles de Liedt, stayed in Italy for almost thirty years and transmitted esoteric ideas to various artists.
    • Giacomo Balla, one of the leading Futurists, frequented the Theosophical Society and the group of Decio Calvari (Italian Theosophical schism).
    • Ardengo Soffici, the brothers Corrado and Gino Ginanni Corradini, and even Umberto Boccioni also read and publicly discussed theosophical texts.

Conclusion

  • Introvigne concludes by stating that Theosophy, despite being numerically small compared to the major religions, has exerted one of the most profound influences on modern art.
  • This influence is “a source of pride for Theosophists,” demonstrating that their ideas helped shape the visual language of the 20th century.
  • He invites contemporary Theosophists to continue collaborating with scholars, as their doctrines “are worth studying” even in the 21st century.

Main figures mentioned

Helena P. Blavatsky – Annie Besant – Charles W. Leadbeater – Hermann Schmiechen – Reginald Machell – Laura Holloway – Katherine Tingley – Sixten Ringbom – Wassily Kandinsky – Piet Mondrian – Rudolf Steiner – Eduard Schuré – Jean Delville – Kazimierz Stabrowski – M. K. Čiurlionis – Józef Váchal – Paul Gauguin – Paul Sérusier – Maurice Chabas – René Guénon – Akseli Gallen-Kallela – Malcolm de Chazal – Lawren Harris – Emil Bisttram – Agnes Pelton – Jackson Pollock – Jiddu Krishnamurti – Joaquín Torres García – Charles de Liedt – Giacomo Balla – Ardengo Soffici – Corrado and Gino Ginanni Corradini – Umberto Boccioni.

In summary, Massimo Introvigne’s video shows how Theosophy was one of the spiritual and intellectual driving forces behind modern art, linking symbolism and abstraction and influencing an entire generation of painters and thinkers in Europe, America, and Italy.

Have a look to our library : CLICK HERE and to our research center : Archivio Luigi Pericle and

a short pdf presentation

!

(Testo in Italiano segue)

Why deny the artistic roots?

“For many years, art historians and critics have resisted the idea that spirituality and Theosophy in particular were the source of inspiration and influenced the birth and development of many artists. “The fact is embarrassing,” the famous British art critic Waldemar Januszczak wrote in 2010. He was mainly referring to Theosophy, but also mentioned Spiritualism: ‘If there’s one thing you don’t want it’s for your die-hard modernist to have been a member of an occult cult because that takes art into Dan Brown territory and no serious student of art history wants anything to do with it’ (Januszczak 2010).”

Of course, Dan Brown is undoubtedly embarrassing, there is no doubt about it, and then we could add to the list of embarrassment the drifts and deviances of many freethinkers and occultists, who started well towards a true asceticism and spiritual elevation, then ended up, freeing themselves from the common rules also in terms of sex, libertines, on the opposite side, along with pedophile Popes and Nazi hierarchs below, in the hottest circles! Think of sexual magic and you will understand that embarrassment is de rigueur and has nothing to do with spirituality. Not all salmon reach the alpine pond. The current drags down with force, the ascent is slippery. Once the religious inspiration is gone, it seems as if there is no more spirituality to speak of.

On closer inspection, it is also understandable that the world should turn away from such an uncomfortable truth; after all, when one enters the realm of spirituality, things become uncomfortable and ambiguous, not to say embarrassing or conflicting.

And then there is the misunderstanding of ‘occult’, ‘esoteric’ or ‘iniquitous’. Entering a secret organisation the secret of its membership is obligatory and therefore … but why this secret? I believe there is a basic misunderstanding that consists in the fact that it is not possible for the human mind to represent the divine or the absolute, precisely because the absolute is without end and the mind is finite and limited. And then during the dark ages of the Inquisition it was enough to have a different thought from the dominant one … This has meant that at certain times in history because of the persecutions that took place for mere venal purposes, or the excommunications that cleared the enemies of the church, many of those who thought independently preferred anonymity and secrecy in order to talk about things such as alchemy, freemasonry, astrology … but then initiatory rites or comparative studies of religion, from time immemorial take place in private or in restricted groups and those who did not attend are not allowed in certain areas. Only when one knows, one knows, and knowing that one does not know is an achievement in itself. The phenomenon of the constant splitting and deviation of groups is a matter of sociology, but perhaps it has its roots in the fact that if a small group works for a long time, the growth of groups of people inevitably leads to personalism, power games that are incompatible with the search for truth, indeed they are precisely the result of that egocentrism, selfishness that should be transcended, but man does not yet seem to have arrived at a lasting solution.

So it seems almost right to keep quiet about Mondrian’s membership of the Theosophical Society or that Hilma af Klint chose to divulge her work only twenty years after her death, considering the world “not yet ready”. The case of Luigi Pericle fits perfectly into this logic, Pericle is someone who by his own will chose to withdraw from the world after his worldly successes, driven by a desire for privacy, in this case it is the world that no longer interests the man, a matter of viewpoints, who knows …

What is certain is that in the past the East does not seem to have suffered from this clear-cut separation and this kind of shame towards mysticism. Let us think of Zen, Buddhism, Taoism, Hinduism, which when studied at our latitudes seem to be “esoteric”, but in their respective places of origin are (or were?) the prevailing philosophy… is this therefore just a distortion of today’s secular and materialistic western culture? The East, for its part, has also lost its roots, just think that it was the Theosophical Society that brought the bell tower back to the centre of the village, that is, to make the Indians proud of their sacred culture. There are those who say that it was to give a sweetener to the Indians and that the Theosophical Society was subsidised by Her Majesty … a bit like the Romans who respected the cult of those who paid taxes? A heavy accusation, perhaps the Theosophists were trying to mitigate the conflict? The accusations are French, we will have to see if they were not just skirmishes between conservative Gnostics and emerging Theosophists who basically say the same thing, but the Theosophists at that time were the novelty and their fur was shining (only to be lost in the great sea, like everyone else today). The detractor of Theosophy, René Guénon wanted to reconsider colonialism in the form of association and not domination. He was not on the Paris payroll for colonial ambassadorships (perhaps he had tried and was envious of those who had succeeded like Mme Blavatzky and Mrs Besant?). Was French policy so different from English colonial policy? Aurobindo set up his Ashram in Pondicherry, in a French protectorate! After being imprisoned a second time for his rebellions against the English, he took refuge in Pondicherry… but he did not rebel against the French, who were also colonisers. Maybe he was fed up with the beatings and got along well with the new master … the years pass also for the Gurus!

My conclusion is that we are therefore faced with historical time lags, fashion phenomena and cultural changes which raise and lower the spirit according to the prevailing political moods … “you were not made to live like brutes” … but man is not made of the spirit alone !

____________________________________________________________________________________________________________________________

“Per molti anni gli storici e i critici d’arte hanno resistito all’idea che la spiritualità e la Teosofia in particolare siano state la fonte di ispirazione e abbiano influenzato la nascita e lo sviluppo di molti artisti. “Il fatto è imbarazzante”, ha scritto nel 2010 il famoso critico d’arte britannico Waldemar Januszczak. Egli si riferiva principalmente alla Teosofia, ma menzionava anche lo Spiritualismo: “Se c’è una cosa che non vuoi è che il tuo irriducibile modernista sia stato un membro di un culto occulto perché questo porta l’arte nel territorio di Dan Brown e nessuno studente serio di storia dell’arte vuole averci a che fare” (Januszczak 2010).” (fonte)

Certo, Dan Brown è indubbiamente imbarazzante, non si discute, e poi si potrebbe aggiungere alla lista dell’imbarazzo le derive e devianze di molti liberi pensatori e occultisti, che partiti bene verso una vera ascesi e elevazione spirituale, sono poi finiti, liberandosi dalle regole comuni anche in fatto di sesso, libertini, sul versante opposto, insieme a Papi pedofili e gerarchi nazisti in basso, nei gironi più caldi ! Pensiamo alla magia sessuale e capiremo che l’imbarazzo è di rigore e non ha niente a che fare con la spiritualità. Non tutti i salmoni arrivano al laghetto alpino. La corrente trascina in basso con forza, la salita è sdrucciolevole. Finita l’ispirazione religiosa, sembra che di spirito non se ne possa più parlare.

A ben vedere è anche comprensibile che il mondo si discosti da una verità così scomoda, in fondo da sempre quando si entra nel regno della spiritualità le cose diventano scomode e ambigue per non dire imbarazzanti o conflittuali.

E poi c’è da menzionare il malinteso sull’ “occulto”, “esoterico” o “inizatico”. Entrando in un’organizzazione segreta il segreto della sua appartenenza è obbligatorio e quindi … ma perché questo segreto ? Io credo che ci sia un malinteso di fondo che consiste nel fatto che non è possibile per la mente umana rappresentarsi il divino o l’assoluto proprio perché senza fine l’assoluto e finita e limitata la mente. E poi durante le epoche buie dell’inquisizione bastava avere un pensiero diverso da quello dominante … Questo ha fatto sì che in certi momenti storici a causa delle persecuzioni che avvenivano per meri scopi venali, o le scomuniche che sgominavano i nemici della chiesa, molti di coloro che avevano un pensiero indipendente abbiano preferito l’anonimato e il segreto per parlare di cose come l’alchimia, la massoneria, l’astrologia … ma poi i riti iniziatici o gli studi comparati della religione, da che mondo è mondo avvengono in privato o in gremii ristretti e coloro che non hanno presenziato non sono ammessi in determinati ambiti. Solo quando si sa, si sa, e sapere di non sapere è già una conquista in sé. Il fenomeno delle continue scissioni e devianze dei gruppi è materia sociologica certa, ma forse ha radice nel fatto che se piccolo un gruppo funziona a lungo, la crescita dei gruppi di persone porta inevitabilmente a personalismi, giochi di potere che sono incompatibili con la ricerca della verità, anzi sono proprio frutto di quell’egocentrismo, egoismo che andrebbe trasceso, ma tant’è l’uomo non sembra ancora arrivato ad una soluzione duratura.

Allora sembra quasi giusto tacere l’appartenenza di Mondrian alla Società Teosofica o che Hilma af Klint abbia scelto di divulgare la sua opera solo vent’anni dopo la sua morte considerando il mondo “non ancora pronto”. Il caso di Luigi Pericle rientra perfettamente in questa logica, Pericle è uno che per la sua volontà sceglie di ritirarsi dal mondo dopo i successi mondani, spinto dal desiderio di privacy, in questo caso è il mondo a non interessare più l’uomo, questione di punti di vista, chi può dirlo …

Certo è che l’oriente per il passato non sembra aver sofferto di questa separazione netta e questa specie di vergogna nei confronti del misticismo. Pensiamo allo Zen, al Buddhismo, al Taoismo, l’induismo che studiati alle nostre latitudini sembrano “esoterici”, ma nei loro rispettivi luoghi di origine sono (o erano?) la filosofia imperante … è quindi solo una distorsione della cultura occidentale laica e materialista odierna ? Anche l’oriente dal canto suo ha perso le sue radici, basti pensare che è stata al Società Teosofica a riportare il campanile al centro del villaggio, cioè rendere gli indiani fieri della loro cultura sacra. C’è chi dice che fosse per dare un contentino agli indiani e che la Società Teosofica fosse sovvenzionata da sua maestà … un po’ come i Romani che rispettavano il culto di chi pagava le tasse ? Accusa pesante, forse i Teosofi cercavano di mitigare il conflitto ? Le accuse sono francesi, andremo a verificare se non fossero poi solo scaramucce fra Gnostici conservatori e Teosofi emergenti che in fondo dicono la stessa cosa, ma i Teosofi in quel momento erano la novità e luccicava loro il pelo (per poi perdersi nel grande mare, come tutti, oggi). Il detrattore della Teosofia, René Guénon voleva riconsiderare il colonialismo in forma di associazione e non di dominazione. Non era sul libro paga di Parigi per ambascerie coloniali (magari ci aveva tentato ed era invidioso di chi ci era riuscito come Mme Blavatzky e Mrs Besant ?). La politica francese era così diversa da quella inglese in fatto di colonie ? Aurobindo è a Pondicherry che instaura il suo Ashram, in un protettorato francese ! Dopo essere stato imprigionato una seconda volta per le ribellioni contro gli inglesi si rifugia a Pondicherry … ma non si ribella ai Francesi, anch’essi colonizzatori. Forse era stufo di botte e si è fatto andare bene il nuovo padrone  … gli anni passano anche per i Guru !

La mia conclusione è che siamo quindi di fronte scarti storici temporali, a fenomeni di moda e a mutamenti culturali che innalzano e fanno sprofondare lo spirito a seconda degli umori politici imperanti … fatti non foste per viver come bruti … ma l’uomo non è fatto di solo spirito, ahimè !

Teosofia e arti visive

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera

La musica di Gounod – una forma pensiero , dal libro Forme-pensiero di Annie Besant e CW Leadbeater [ 1 ] [ nota 1 ]

La Teosofia moderna ha avuto un’influenza considerevole sul lavoro degli artisti visivi, in particolare dei pittori. [ 3 ] [ 4 ] [ 5 ] Artisti come Wassily Kandinsky , Piet Mondrian e Luigi Russolo hanno scelto la Teosofia come principale base ideologica e filosofica del loro lavoro. [ 6 ] [ nota 2 ]

Misticismo teosofico del colore

Il significato teosofico dei colori. 

[ 10 ] [ 11 ]

Un dipinto che rappresenta il 

corpo astrale dell’uomo medio, 

[ 12 ] [ nota 3 ] da 

CW Leadbeater ‘s 

Man Visible and Invisible (1902)

L’insegnamento teosofico sull’aura umana fu elaborato da Charles W. Leadbeater e Rudolf Steiner nei primi anni del 1900. [ 15 ] [ nota 4 ] Sia Leadbeater che Steiner affermarono che i ” chiaroveggenti ” hanno il dono di vedere le cosiddette “forme-pensiero” [ 18 ] e le “aure umane”. Hanno anche scritto che le “impressioni” ricevute da queste persone dai ” mondi superiori ” sono simili ai “fenomeni di colore osservati nel mondo fisico”. [ 19 ] [ nota 5 ]

Nicholas Goodrick-Clarke ha sottolineato che Annie Besant in collaborazione con Leadbeater ha anche pubblicato un “libro influente” intitolato Thought-Forms , [ 22 ] un resoconto di indagini chiaroveggenti. [ 23 ] I frontespizi di Thought-Forms e Man Visible and Invisible  [ it ] [ 24 ] contengono una tabella “I significati dei colori” delle forme-pensiero e dell’aura umana associati a sentimenti ed emozioni, iniziando con “High Spirituality ” (azzurro chiaro, nell’angolo in alto a sinistra) e terminando con “Malice” (nero, nell’angolo in basso a destra), 25 colori in tutto. [ 25 ] [ nota 6 ] Secondo Besant e Leadbeater, sentimenti e pensieri modellano forme specifiche, ad esempio, “forme simili a fulmini” emergono in connessione con “rabbia” [ 27 ] e “malice”, [ 28 ] le linee a zig-zag mostrano paura ecc. [ 29 ]

Così, grazie a Besant, con Leadbeater e Steiner, il ” misticismo teosofico del colore “, come ha formulato Sixten Ringbom , [ 30 ] è diventato un argomento al quale gli artisti moderni si sono particolarmente interessati. [ nota 7 ] Inoltre, essi erano attratti dal concetto teosofico di un'”armonia universale sottostante al caos apparente” del mondo fisico. [ 3 ]

I teosofi come artisti

La Blavatsky

H. Olcott (1877) di H. Blavatsky. [ 32 ]

Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su 

Disegni di Helena Blavatsky .

Helena Blavatsky (1831–1891) aveva un talento sviluppato per il disegno, “ma nessuna pretesa come artista”. [ 5 ] Massimo Introvigne scrisse che “la prima di una lunga lista di pittori teosofici non fu altri che Madame Blavatsky stessa”. [ 33 ] [ nota 8 ] Paul Weinzweig parlò di lei come “una donna completamente colta nell’ideale rinascimentale”. Notò che Blavatsky era una “scienziata, poetessa , pianista, pittrice, filosofa , scrittrice , educatrice”. [ 35 ]

Machell

Reginald Willoughby Machell (1854–1927) [ 40 ] fu istruito prima alla Uppingham School , poi all’Owen ‘s College , avendo vinto “molti premi nel disegno e anche nei classici”. Alla fine, fu mandato a studiare a Parigi all’Académie Julian . Nel 1880, tornò a Londra e lavorò come ritrattista. Nel 1893, fu eletto membro della Royal Society of British Artists . Creò anche le illustrazioni per i libri An Idol’s Passion (1895) e The Chant of a Lonely Soul (1897) della scrittrice americana Irene Osgood . [ 41 ]

Nel 1887, Machell fu presentato alla stessa Blavatsky da un amico di una delle sue zie. Nel 1888, si unì alla Società Teosofica. [ 42 ] I suoi dipinti iniziarono ad acquisire un carattere mistico e simbolista . Ciò può essere correlato a opere come Dweller on the Threshold , [ 43 ] The Birth of the Planet e Lead Kindly Light . [ 40 ] [ 44 ] L’arte teosofica di Machell ebbe il suo “trionfo” in The Path (1895). [ 45 ] Descrisse questo dipinto come segue:

IL SENTIERO è la via attraverso cui l’ anima umana deve passare la sua evoluzione verso la piena autocoscienza spirituale . La condizione suprema è suggerita in quest’opera dalla grande figura la cui testa nel triangolo superiore si perde nella gloria del Sole in alto, e i cui piedi sono nel triangolo inferiore nelle acque dello Spazio, a simboleggiare Spirito e Materia. Le sue ali riempiono la regione centrale rappresentando il moto o la pulsazione della vita cosmica, mentre all’interno dell’ottagono sono visualizzati i vari piani di coscienza, attraverso i quali l’umanità deve elevarsi per raggiungere una perfetta Umanità. In cima c’è un’Iside alata , la Madre o Superanima le cui ali velano il volto del Supremo da quelli in basso. C’è un cerchio appena visibile di figure celesti che salutano con gioia il trionfo di un nuovo iniziato, uno che ha raggiunto il cuore del Supremo. Da quel punto guarda indietro con compassione a tutti coloro che ancora vagano in basso e si gira per scendere di nuovo in loro aiuto come Salvatore degli Uomini. Sotto di lui c’è l’anello rosso dei guardiani che colpiscono coloro che non hanno la “password”, simboleggiata dalla fiamma bianca che fluttua sopra la testa dell’aspirante purificato. Due bambini, che rappresentano la purezza, passano senza essere sfidati. Al centro dell’immagine c’è un guerriero che ha ucciso il drago dell’illusione, il drago del sé inferiore, ed è ora pronto ad attraversare il golfo usando il corpo del drago come suo ponte (perché saliamo su gradini fatti di debolezze conquistate, il drago ucciso della natura inferiore). [ 46 ] [ 47 ]

Il suo dipinto Visione del Nuovo Giorno continua un tema di The Path . Il Nuovo Giorno è un simbolo di illuminazione, che l’anima umana può raggiungere, evitando le tentazioni del materialismo. [ 48 ]

Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su 

Reginald Willoughby Machell .

Nel 1900, Machell si trasferì negli Stati Uniti e si unì alla comunità teosofica di Point Loma fondata da Katherine Tingley . [ 40 ] [ 49 ]

Hermann Schmiechen (1855–1923) [ 53 ] si unì alla Società Teosofica di Londra il 20 giugno 1884. [ 54 ] E, esaudendo la richiesta di Blavatsky, iniziò a dipingere ritratti dei Maestri Teosofici . Il ritratto del Maestro Koot Hoomi fu da lei valutato come “eccellente” e chiese immediatamente a Schmiechen di iniziare a lavorare a un ritratto del Maestro Morya . Gli ci vollero circa tre settimane per completare questi dipinti. [ 55 ] Alcuni autori ritengono che il lavoro di Schmichen fosse una specie di “esperimento psichico” e che le immagini dei Maestri gli venissero trasmesse telepaticamente. [ 56 ] Secondo Introvigne, i ritratti più significativi dei mahatma “nella storia teosofica” furono dipinti da Schmiechen. [ 57 ]

Wikimedia Commons ha mezzi relativi a 

Hermann Schmiechen .

Brendan French esaminò questi ritratti e, secondo le sue conclusioni, affermò che Schmiechen

sembra essere stato significativamente influenzato dal Cinquecento veneziano , in particolare dalla tranquillità ingannevole della ritrattistica di Tiziano ; allo stesso modo, sembra essere innamorato dei ritratti psicologicamente gravidi di Rembrandt … Che i ritratti dei Maestri risuonino di sottintesi cristologici non sorprende. Schmiechen, come la maggior parte degli artisti occidentali interessati a conferire alle proprie immagini qualità di trascendenza, si è rivolto per ispirazione al tipo iconografico fondamentale dell’ipostasi divino-umana , il Cristo biblico . Le potenzialità iconiche di un ritratto di Cristo sono state importate da Schmiechen nella sua raffigurazione di uomini semi-divinizzati, i Maestri. In effetti, ha utilizzato diversi espedienti standard: uno sfondo indifferenziato; occhi troppo grandi e fissi; una composizione frontale progettata per focalizzare l’attenzione direttamente sullo sguardo di confronto del soggetto; un senso di sagacia accentuato da indicazioni di autocontrollo del modello; nessun dettaglio distraente nell’abbigliamento o nei gioielli; e una cornice dei lineamenti con lunghi capelli e barba. [ 58 ]

Clinto

  • Evoluzione n. 13 (1908).
  • Svanen (1914).
  • Svanen n. 17 (1915).

Wikimedia Commons contiene elementi multimediali relativi ai 

dipinti di Hilma af Klint .

Hilma af Klint (1862–1944) [ 59 ] “sperimentò il disegno automatico in un contesto spiritualista”. [ 60 ] [ nota 10 ] Entrò a far parte della Società Teosofica di Adyar il 23 maggio 1904. Nel 1920, af Klint divenne membro della Società Antroposofica e iniziò a “trascorrere lunghi periodi a Dornach “. [ 62 ] Le idee teosofiche e antroposofiche furono una fonte di ispirazione per molti dei suoi dipinti. [ 63 ] Dipinse “diverse serie di dipinti impressionanti che esploravano concetti spirituali o sacri”. Il suo stile unico univa, secondo l’opinione di Tessel Bauduin, “forme geometriche e biomorfe con una linea libera”. [ 60 ] [ nota 11 ] Af Klint considerava l’arte astratta come il “precursore spirituale di un’armonia sociale utopica, un mondo di domani”. [ 64 ] Secondo Introvigne, solo di recente, dopo diverse mostre in diversi paesi, è stata riconosciuta come un’importante artista astratta europea. [ 65 ]

Più pieno

Florence Fuller (1867–1946) [ 69 ] entrò a far parte della Società Teosofica nel 1905. [ 70 ] Nello stesso anno, creò A Golden Hour “ampiamente considerato un capolavoro nazionale australiano”. [ 71 ] Dal 1908 al 1911 ad Adyar, dipinse i ritratti dei leader della Società Teosofica e dei Maestri Teosofici. [ 72 ] [ nota 12 ]

Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su 

Florence Fuller .

Ad Adyar, Fuller creò un “numero sconosciuto” di ritratti dei mahatma, tra cui il Signore Buddha . Di questi, solo un ritratto del Maestro Buddha è stato pubblicato. [ 74 ] Secondo Brendan French, questo ritratto illustra la riduzione delle “caratteristiche sessuali, e quindi appare androgino”. Egli sostenne che questo è “fondato nell’angelologia rinascimentale “. [ 58 ] Secondo McFarlane, Fuller scelse i colori per questo dipinto in piena conformità con il canone teosofico esposto in Thought-Forms [ 22 ] da Besant e Leadbeater. [ 75 ]

Mondriano

Evoluzione (1911). [ nota 13 ]

Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su 

Dipinti di Piet Mondrian .

Nei primi anni del 1900, Piet Mondrian (1872–1944) [ 77 ] aveva letto con grande interesse la letteratura teosofica, tra cui The Great Initiates  [ es ] [ 78 ] di Édouard Schuré . [ 79 ] Entrò a far parte della sezione olandese della TS nel 1909. [ 5 ] [ 80 ] Come affermò Carel Blotkamp , ​​”È fin troppo chiaro che la Teosofia era di cruciale importanza per Mondrian”. [ 81 ] [ nota 14 ]

Michel Seuphor scrisse che la religione di Mondrian “passò dal Calvinismo alla Teosofia e dalla Teosofia al Neoplasticismo “, che aveva incluso la Teosofia ed era diventata la sua principale visione del mondo. [ 83 ] Mondrian credeva che il suo concetto neoplastico avrebbe dovuto trasmettere nel “modo più oggettivo e razionale possibile” l’idea teosofica dell’Assoluto . A suo parere, l’arte neoplastica in futuro sostituirà la religione. E il ruolo dell’artista – “come sacerdote di quest’arte religiosa – consisterà nell’aiutare l’uomo comune a raggiungere l’equilibrio interiore desiderato”. 84 ] [ nota 15 ]

Mondrian scelse per il suo “trittico monumentale” l’Evoluzione , un tema che è una delle principali dottrine nell’insegnamento teosofico. [ 86 ] [ nota 16 ] Secondo Robert Welsh, i colori blu e giallo usati nell’opera possono essere spiegati come “gusci o radiazioni” astrali delle figure. Si può pensare che questi personaggi prendano parte all’iniziazione teosofica. Tuttavia, si dovrebbe esaminarli come la stessa persona “vista in tre aspetti complementari”. [ 88 ] Se andiamo nell’ordine “sinistra, destra e centro”, abbiamo un avanzamento mistico standard “dalla materia attraverso l’anima allo spirito”. [ 89 ] In Iside Svelata , Blavatsky scrisse:

Tre spiriti vivono e muovono l’uomo, insegna Paracelso ; tre mondi riversano su di lui i loro raggi; ma tutti e tre solo come immagine ed eco di uno e stesso principio di produzione che tutto costruisce e unisce. Il primo è lo spirito degli elementi (corpo terrestre e forza vitale nella sua condizione bruta); il secondo, lo spirito delle stelle (corpo siderale o astrale, l’anima); il terzo è lo spirito divino ( Augoeidés ). [ 90 ]

Roerich

Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su 

Dipinti di Nicholas Roerich .

Nicholas Roerich (1874–1947) [ 91 ] [ 92 ] e sua moglie Helena crearono l’Agni Yoga , una “forma di esoterismo ispirata alla Teosofia”. Questa dottrina “neo-teosofica” fu spiegata per la prima volta nel 1929. [ 93 ] [ nota 17 ] Introvigne definì la dottrina dei Roerich come uno “scisma teosofico”. [ 95 ] [ nota 18 ] Secondo Joscelyn Godwin , Roerich era “probabilmente il più profondamente teosofico dei pittori del XX secolo, sebbene le opinioni sul suo merito varino”. [ 5 ]

Artisti e Teosofia

Kandinskij

Immagine esterna
Opere di Wassily Kandinsky
icona immagine Una donna a Mosca (1912) . [ nota 19 ]

Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su 

Quadri astratti di Wassily Kandinsky .

Già prima del 1910, [ nota 20 ] Wassily Kandinsky (1866–1944) [ 99 ] studiò i libri teosofici [ 22 ] [ 100 ] [ 101 ] di Blavatsky, Besant e Leadbeater, Steiner e Schuré. [ 3 ] [ 102 ] [ nota 21 ] Nel 1912, scrisse nella sua principale opera teorica Über das Geistige in der Kunst sull’importanza della Teosofia “per la sua arte”. [ 104 ] [ nota 22 ] Secondo Boris Falikov , la Teosofia aiutò Kandinsky a comprendere concettualmente le esperienze creative e spirituali, che, come lui comprese, “si fondevano sempre più in un unico tutto”. Le opere di Blavatsky, Steiner e di persone affini lo aiutarono non solo a concettualizzare la sua esperienza, ma anche a formulare la sua missione, che combinava la dimensione artistica e religiosa. Comprese di essere un partecipante attivo nella svolta verso il mondo spirituale di cui “la Teosofia profetizzava”. [ 106 ]

Nel suo trattato, Kandinsky affermava che Blavatsky diede inizio a “uno dei più grandi movimenti spirituali che unisce un gran numero di persone e che ha anche stabilito una forma materiale di questo fenomeno spirituale nella Società Teosofica”. [ 107 ] Egli presentò una lunga citazione dal libro di Blavatsky La chiave della Teosofia :

Un nuovo araldo della verità troverà le menti degli uomini preparate per il suo messaggio… Viene creato un nuovo modo di espressione in cui rivestire le nuove verità, un’organizzazione che attenderà il suo arrivo, e poi procederà a rimuovere gli ostacoli e le difficoltà puramente materiali dal suo cammino. [ 108 ]

Secondo Ringbom, nella “Parte generale” del suo trattato, [ 109 ] Kandinsky ha in realtà ripetuto l’introduzione di Schuré [ 110 ] nella dottrina teosofica. Questo fatto è confermato dalla sua “polemica contro il materialismo, il positivismo e lo scetticismo, i riferimenti allo spiritismo e alla ricerca psichica come prove dell’avvicinarsi della sintesi spirituale di scienza, religione e arte”. [ 111 ] Rose-Carol Washton Long scrisse che la Teosofia convinse Kandinsky che “le immagini nascoste potevano essere un metodo potente” per trasmettere le idee spirituali. [ 112 ] Nel suo lessico, il concetto di vibrazione di Leadbeater era fissato per la vita. [ 113 ] Lo usò nella sua “immagine più famosa” della creatività:

Il colore è un mezzo per esercitare un’influenza diretta sull’anima. Il colore è la tastiera. L’occhio è il martello, mentre l’anima è un pianoforte a più corde. L’artista è la mano attraverso la quale il mezzo dei tasti corrispondenti fa vibrare l’anima umana. È, quindi, evidente che l’armonia del colore può basarsi solo sul principio del tocco corrispondente all’anima umana . [ 114 ] [ nota 23 ]

Leggero

Immagini esterne
Opere di Melchior Lechter
icona immagine Panis Angelorum (1906) . [ 116 ] [ nota 24 ]
icona immagine Torre Sacra (1917) . [ 118 ]
icona immagine La morte di Shamballa (1925) . [ 118 ]

Wikimedia Commons ha mezzi relativi a 

Melchior Lechter .

Melchior Lechter (1865–1937) [ 119 ] studiò pittura alla Hochschule der Künste di Berlino . [ 120 ] Nel 1896 a Berlino tenne la sua prima mostra. Fu anche editore, fondatore della Unicorn Press ( in tedesco : Einhorn Presse ), e “aveva un interesse per la Teosofia”. [ 121 ] Nei suoi dipinti e scritti, Lechter integrò “idee sia dei mistici medievali tedeschi che degli antichi mistici indiani”. [ 122 ]

Lechter aveva “le sue idee” sulla natura del colore. Ad esempio, credeva che Rembrandt nel suo dipinto Giuseppe e la moglie di Putifarre (Rembrandt)  [ de ] avesse espresso la “covante lussuria della donna attraverso il color fango giallognolo del suo mantello che, inoltre, sembrava umido”. Sosteneva anche che la qualità espressiva dei colori con cui un “pittore poteva simboleggiare il carattere del suo soggetto” era la riproduzione artistica di un fenomeno naturale, perché, a suo parere, “da ognuno emana un’aura speciale e variegata che, tuttavia, poteva essere vista solo da persone dotate di una facoltà speciale”. [ 123 ] Jan Stottmeister chiamava la visione del mondo di Lechter “cattolicesimo teosofico”, poiché spiegava il significato esoterico del “suo cattolicesimo essoterico ” con citazioni da La dottrina segreta di Blavatsky e Forme-pensiero [ 22 ] di Besant e Leadbeater. [ 124 ]

Cupka

Immagini esterne
Opere di František Kupka
icona immagine Il sogno (1909) . [ nota 25 ]
icona immagine Donna che raccoglie fiori (1909) . [ nota 26 ]
icona immagine Localizzazione dei motivi grafici II (1913) .

František Kupka (1871–1957) [ 127 ] era stato un ” medium spiritico praticante ” a Praga e Vienna prima di trasferirsi a Parigi nel 1896. [ 5 ] [ 128 ] Come Kandinsky, egli “trovò ispirazione nella Teosofia e nell’occulto, e promosse un approccio soggettivo-intuitivo all’arte”. [ 129 ] Tra le fonti teosofiche, il libro Thought-Forms di Besant e Leadbeater [ 22 ] ebbe una grande influenza su di lui. [ 130 ] Si interessò alla teoria teosofica del colore così come a quella scientifica. [ 131 ] Come Mondrian, Kupka accettò un’idea sulla quarta dimensione “come supplemento” alla sua fede teosofica. [ 132 ] [ nota 27 ]

Secondo Chelsea Jones, il dipinto di Kupka The Dream (1909) conferma il suo “interesse per il Buddismo , la Teosofia e la scienza e rappresenta la sua fede nell’immateriale”. [ 135 ] Ha scritto che quest’opera dimostra anche la “nozione teosofica” sulla visione astrale:

In The Dream , Kupka ha presentato una visione di realtà invisibile. Qui le forme immaginarie fluttuanti dominano la scena; eclissano le forme della realtà visibile, rappresentate dalle forme carnose che giacciono nel sonno. Attraverso la variazione di scala tra le figure del sogno e le loro forme terrene, Kupka ha chiaramente reso il dipinto un’esperienza di realtà invisibile con l’immateriale che domina il materiale. [ 136 ] [ nota 28 ]

Il Beckmann

Immagini esterne
Opere di Max Beckmann
icona immagine La Nascita (1937) .
icona immagine La morte (1938) . [ 138 ]
icona immagine Schizzo per Frühe Menschen (n. 5) .
icona immagine Schizzo per Frühe Menschen (n. 8) .
icona immagine Schizzo per Frühe Menschen (n. 9) .
icona immagine Schizzo per Frühe Menschen (n. 11) . [ 139 ]

Max Beckmann (1884–1950) [ 140 ] fu, come Mondrian e Kandinsky, interessato alla “teoria teosofica” della Blavatsky e cominciò anche a studiare i Veda e la filosofia indiana . [ 141 ] [ nota 29 ]

Secondo Vladimir Ivanov, [ 143 ] il dipinto di Beckmann La morte ( in tedesco : Der Tod ) richiede il commento teosofico, senza il quale è impossibile comprendere il significato della composizione. Ovviamente, raffigurando la morte, Beckman “si è basato” sulla conoscenza che aveva appreso leggendo la letteratura teosofica. La composizione include il momento dello sviluppo nel tempo, passando nella dimensione senza tempo (astrale): vengono mostrate varie fasi degli stati post-mortem. Ivanov ha affermato che il pittore ha introdotto le esperienze post-mortem di una persona gravata da vizi. La parte superiore del dipinto è compositivamente dominante su quella inferiore nel suo significato e valore. Un’altra particolarità è che il dipinto rappresenta diverse fasi temporali e stati esistenziali. Al centro c’è una strana immagine della creatura con una candela spenta. Sei zampe spuntano da sotto la veste, il che rende immediatamente chiara la natura astrale di questo personaggio. Viene tracciata la transizione dal terreno al sovrasensibile. Un’ulteriore azione si svolge nella parte superiore della composizione, che necessita di un’interpretazione ” ermetica “. [ 144 ]

La teosofia rappresenta la morte come “un lungo processo costituito da varie fasi mutevoli”. La prima fase è collegata all’esperienza del kâmaloka . Besant lo spiegò come segue: “Il kâmaloka, letteralmente il luogo o l’habitat del desiderio, è… una parte del piano astrale, non divisa da esso come una località distinta, ma separata dalle condizioni di coscienza delle entità che vi appartengono”. [ 145 ] Beckman voleva dimostrare che la selezione e l’oggettivazione dei ricordi di vite concluse avviene nel kâmaloka. Secondo Ivanov, i mostri in cima alla composizione non sono “nient’altro che l’oggettivazione degli stati mentali della donna defunta”. Besant scrisse che la prima esperienza dopo la morte sarà la visione del “panorama” della vita passata, che all'”ora della morte” si dispiega davanti a ogni morto in tutti i dettagli sperimentati. Ha affermato che “egli vede le sue ambizioni con il loro successo o la loro frustrazione… la tendenza predominante del tutto emerge chiaramente, il pensiero dominante della vita si afferma e si imprime profondamente nell’anima, segnando la regione in cui verrà trascorsa la parte principale della sua esistenza post-mortem”. [ 146 ] La doppia struttura della composizione Morte dovrebbe essere spiegata anche dal punto di vista teosofico, perché la visione della vita dopo la morte avviene in ordine inverso: dalla fine all’inizio. Ivanov ha fatto riferimento a Steiner che ha scritto: “Durante il periodo di purificazione l’uomo, per così dire, vive la sua vita in ordine inverso… Inizia con gli eventi che hanno immediatamente preceduto la morte e sperimenta tutto in ordine inverso fino all’infanzia”. [ 147 ] Anche altri fatti, eventi ed esseri nel mondo astrale sono accettati in ordine inverso. Leadbeater ha affermato che il chiaroveggente troverà difficile essere consapevole di ciò che vede, e ancora più difficile di ciò: mettere in parole tutto ciò che ha osservato. Un esempio vivido degli equivoci che un osservatore può subire è la disposizione inversa dei numeri riflessi nella “luce astrale”. Ad esempio, 931 invece di 139, e così via. [ 148 ] Pertanto, i personaggi raffigurati capovolti nella parte superiore della composizione testimoniano la conoscenza del pittore delle leggi del piano astrale. [ 149 ]

Beckmann fu insolitamente “impressionato” da The Secret Doctrine che finì di leggere nel 1934. Poi realizzò diversi schizzi “sul tema” del suo secondo volume Anthropogenesis. L’album con questi schizzi si trova nella National Gallery (Washington, DC). Insieme agli schizzi nell’album ci sono estratti da questo libro di Blavatsky. Una serie di schizzi è dedicata allo sviluppo dei motivi, che poi trovarono la loro espressione compiuta nell’opera Early Men ( tedesco : Frühe Menschen ). [ 139 ] [ 150 ] [ nota 30 ]

Russolo

Immagini esterne
Opere di Luigi Russolo
icona immagine Maschere (1908) . [ 152 ]
icona immagine Linee-forza della folgore (1912) . [ 153 ]
La musica  [ fr ] (1912). [ nota 31 ]

Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su 

Luigi Russolo .

Luigi Russolo (1885–1947) [ 155 ] si interessò all’occultismo e alla Teosofia. [ 156 ] Secondo Luciano Chessa , la Teosofia è la «chiave» che consente di «identificare, decodificare e contestualizzare» l’interesse di Russolo per l’occulto, presente nelle sue composizioni: dalle «stampe e pitture» ai lavori teorici sulla musica. [ 157 ]

Nella creatività di Russolo, le idee teosofiche erano state utilizzate per la prima volta nella sua acquaforte e acquatinta Maschere ( italiano : Maschere , 1908). [ 158 ] La sua lettura dei libri teosofici di Besant e Leadbeater sulle forme sonore [ 22 ] [ 159 ] “probabilmente influenzò uno dei suoi dipinti più icastici”, Linee-forza della folgore ( italiano : Linee-forza della folgore , 1912). [ 160 ] L’immagine triangolare dell’onda d’urto in questo dipinto è “straordinariamente vicina” alla raffigurazione delle forme sonore di un temporale, che Leadbeater descrisse in The Hidden Side of Things : “Il maestoso rotolare di un temporale crea solitamente una vasta fascia fluida di colore, mentre il fragore assordante spesso richiama all’esistenza temporanea una disposizione di radiazioni irregolari… o talvolta un’enorme sfera irregolare con punte che si proiettano da essa in tutte le direzioni”. [ 161 ]

Chessa scrisse che il dipinto di Russolo La musica rappresenta, secondo Leadbeater, “il lato nascosto dell’esecuzione di un brano musicale”. [ 162 ] Il dipinto mostra un pianista che suona in uno “stato di entusiasmo rapito”. I tratti del suo viso possono essere difficilmente distinti. Le sue mani sono “rappresentate in una folle, virtuosa corsa lungo una tastiera infinita”. [ 163 ] [ nota 32 ] Quest’opera, come Maschere , mostra una serie di maschere volanti con varie espressioni che possono essere facilmente interpretate come una “visualizzazione o materializzazione dei diversi stati d’animo” di un pianista-medium, eseguita da spiriti da lui stesso evocati. [ 158 ] Gli autori di Thought-Forms spiegarono che gli spiriti che “risiedono nel piano astrale hanno l’energia per cambiare il corso delle forme-pensiero che già esistono e per farle muovere”. [ 165 ] [ 166 ] Secondo Chessa, questo dipinto è «strutturato secondo i criteri presentati in Forme-pensiero , [ 167 ] in particolare nella sezione del libro che descrive le forme prodotte dalla musica». [ 168 ] [ nota 33 ]

Ginna

Arnaldo Ginna (nato Arnaldo Ginanni Corradini; 1890–1982), [ 171 ] come Kandinsky, ebbe opere teoriche sulle arti (ad esempio, Arte dell’avvenire , 1910 e Pittura dell’avvenire , 1915). [ 172 ] Germano Celant lo definì il futurista « più esoterico», sottolineando il suo interesse per la letteratura teosofica e occulta. [ 173 ] [ nota 34 ] Tra le sue pubblicazioni si possono trovare quelle che contengono citazioni da Forme-pensiero [ 22 ] e L’uomo visibile e invisibile . [ 24 ] [ 175 ]

Nel 1908, Ginna dipinse un quadro Nevrastenia che potrebbe essere descritto come un’opera d’arte astratta. [ 176 ] In questo dipinto, “cercò di ritrarre uno stato d’animo”. [ 171 ] [ nota 35 ] Nevrastenia è la prima cosa della pittura astratta, perché “precedeva di due anni il primo acquerello astratto di Kandinsky”. [ 178 ]

Illustratori

Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su 

Forme pensiero, 1905 .

Secondo i ricercatori dell’esoterismo, le illustrazioni del libro Thought-Forms , realizzate da John Varley, Mr. Prince e Miss Macfarlane, [ 179 ] [ 5 ] “ricordano molto la pittura astratta e surrealista ” [ 180 ] e “non sfigurerebbero se esposte accanto alle prime astrazioni di Malevich o Kandinsky”. [ 181 ] [ nota 36 ] Tuttavia, gli autori del libro hanno diretto pienamente il lavoro degli artisti che incarnavano le loro idee e la loro visione. [ 183 ] ​​[ nota 37 ]

Il conte Maurice Prozor  [ ru ] (1849–1928) ha dipinto le illustrazioni del libro di Leadbeater L’uomo visibile e invisibile . [ 5 ] [ 186 ]

La forma eucaristica completa , dal libro The Science of the Sacraments di CW Leadbeater (1920) [ 187 ] [ 188 ]

Alfred Edward Warner (1879–1968) aveva a Sydney il suo studio di arte commerciale. Nel 1923, divenne membro dell’Australian Painter-Etcher’s Society e ne fu membro del Consiglio nel 1923–1925. Nel 1923, fu anche uno dei fondatori dell’Australian Ex Libris Society. [ 189 ] Per diversi anni Warner collaborò con successo con Leadbeater, illustrando i suoi libri, in particolare The Science of the Sacraments . [ 190 ] Nella sua illustrazione The Completed Eucharistic Form “la forma-pensiero assume un aspetto simile a quello di una moschea con minareti che si innalzano dalla chiesa per avvolgere e influenzare la campagna circostante”. [ 191 ] Nella prefazione ai suoi Chakras  [ ru ] , Leadbeter scrisse che la “bella serie di disegni” del libro era stata realizzata da Edward Warner. [ 192 ]

Immagini esterne
Illustrazioni al libro teosofico Regno degli Dei . [ 193 ]
icona immagine Tavola 6 Un signore dei pini .
icona immagine Tavola 12 Un dio della montagna .
icona immagine Tavola 15 Il dio di una catena montuosa innevata .
icona immagine Tavola 18 Un dio del Pacifico meridionale .
icona immagine Tavola 20 Un angelo della musica .
icona immagine Tavola 21 Un angelo rosa .
icona immagine Tavola 22 Un angelo rosa (frammento) .

Nel 1937, la pittrice Ethelwynne M. Quail ha eseguito le illustrazioni per il libro teosofico Kingdom of the Gods basandosi sulle “ricerche condotte tra il 1921 e il 1929” di Geoffrey Hodson. [ 5 ] [ 194 ] L’autrice del libro ha osservato: “Poiché le ha dipinte secondo le mie descrizioni, è responsabile solo della loro esecuzione, non della loro composizione, colorazione o forma”. [ 195 ]

Controversia

Nel 1947, Terence Harold Robsjohn-Gibbings (1905–1976), criticando l’arte moderna, [ 196 ] l’accusò di “vizioso legame” con l’occulto. [ 197 ] [ nota 38 ] La critica di Robsjohn-Gibbings ebbe così “successo che, per decenni, i sostenitori dell’arte astratta evitarono religiosamente di menzionare i legami esoterici dei suoi pionieri”. L’interesse per la Teosofia di leader dell’arte astratta come Mondrian e Kandinsky fu usato “come arma” contro l’arte moderna in generale “dai cristiani evangelici e altri critici”. [ 199 ]

Il pregiudizio contro il collegamento delle fonti dell’arte moderna con la Teosofia esiste ancora. [ 200 ] [ nota 39 ] Ad esempio, lo studioso di storia dell’arte Yve-Alain Bois ha affermato che “l’assurdità teosofica di cui la mente dell’artista era momentaneamente gravata” è scomparsa abbastanza rapidamente dall’arte di Mondrian, [ 202 ] ma Mondrian stesso ha scritto: “Ho preso tutto da La Dottrina Segreta “. [ 203 ] La mostra “Inventing Abstraction, 1910–1925” al Museum of Modern Art di New York nel 2012-2013 “ha completamente ignorato” il valore dell’occultismo e della Teosofia. [ 204 ] Il critico d’arte Waldemar Januszczak ha scritto il 7 febbraio 2010:

Il fatto è che la Teosofia… è imbarazzante. Se c’è una cosa che non vorresti che il tuo modernista incallito fosse, è un membro di una setta occulta… La Teosofia porta l’arte nel territorio di Dan Brown . Nessuno studente serio di storia dell’arte vuole toccarla. [ 205 ]

Januszczak sosteneva anche che la Teosofia era “fraudolenta” e “ridicola”, e che “un giorno qualcuno scriverà un grande libro sulla notevole influenza della Teosofia sull’arte moderna” e “il suo incantesimo senza senso” su così tanti artisti moderni. [ 206 ] Ma, come scrisse Massimo Introvigne , “conferenze, pubblicazioni e mostre sull’influenza della Teosofia sull’arte moderna continuano a un ritmo crescente”. [ 207 ] [ nota 40 ]

Vedi anche

Appunti

  1. ^ Infatti, questa immagine divenne un emblema dello studio dell’influenza teosofica sulle arti moderne: per esempio, vedi questa pagina. [ 2 ]
  2. ^ Nel settembre 2013,si è tenuta presso l’ Università di Amsterdam una conferenza accademica intitolata Enchanted Modernities: Theosophy and the Arts in the Modern World , in cui sono stati presentati circa 50 resoconti a un pubblico di 150 studiosi. [ 7 ] La ​​maggior parte di questi resoconti riguardava una questione di Teosofia e arti visive. [ 8 ] In conclusione, come ha osservato Wouter J. Hanegraaff , “l’arte contemporanea è una vera e propria fiera dell’esoterico e dell’occulto “ . [ 9 ]
  3. ^ Robert Ellwood scrisse che, secondo la Teosofia, “le aure possono essere costituite da una complessa combinazione dimateria eterica , astrale e mentale”. [ 13 ] Olav Hammer scrisse: “L’aura è descritta come una guaina colorata che circonda il corpo fisico”. [ 14 ]
  4. ^ Hammer scrisse che “Leadbeater propose una teoria dell’aura umana” basata su alcuneidee di Helena Blavatsky . [ 16 ] Secondo Blavatsky, “Ogni persona emette un’espirazione magnetica o aura”. [ 17 ]
  5. ^ Steiner sosteneva che “la ricchezza del colore in questi mondi superiori è incommensurabilmente maggiore che nel mondo fisico”. [ 20 ] Credeva anche che la sensibilità artistica fosse un prerequisito per lo sviluppo delle capacità spirituali , poiché “perfora la superficie delle cose e, così facendo, raggiunge i loro segreti”. [ 21 ]
  6. ^ Jay Johnston affermò che Besant e Leadbeater “svilupparono la loro proposta dell’esistenza nella sostanza sottile di forme pulsanti, variamente colorate che corrispondevano all’esperienza mentale/emozionale/spirituale dell’individuo”. [ 26 ]
  7. ^ Secondo Roger Lipsey, la Teosofia è stata in grado di creare “un linguaggio visivo che è entrato nell’arte dominante del ventesimo secolo”. [ 31 ]
  8. ^ Alcune sue immagini sono state eseguite con il disegno automatico o in trance . [ 5 ] [ 34 ]
  9. ^ Questo dipinto è appeso nell’edificio amministrativo della sede centrale internazionale della Società Teosofica di Pasadena , California. È in olio e gesso, misura 6’2″ × 7’5″ [188 × 226 cm]. [ 38 ]
  10. ^ Studiò lo spiritualismo e divenne lei stessa una medium . Nel 1896, formò il gruppo The Five ( in svedese : De Fem ), che “produsse dipinti automatici”. [ 61 ]
  11. ^ È stata anche definita una “ pioniera astratta che ha preceduto Kandinsky”. [ 64 ]
  12. ^ Jenny McFarlane ha elogiato il ritratto di CW Leadbeater creato da Fuller nel 1911. [ 73 ]
  13. ^ Olio su tela, trittico. Pannello centrale, 183 × 87,5 cm, pannelli laterali 178 × 85 cm. Gemeentemuseum dell’Aia . [ 76 ]
  14. ^ La sua frase, “Ho ottenuto tutto dalla Dottrina Segreta “, è ampiamente citata. [ 82 ]
  15. ^ Bauduin scrisse che Mondrian “era maggiormente interessato all’armonia cosmica, che doveva essere espressa in un corretto equilibrio tra elementi generali e astratti rappresentativi della verità assoluta e della bellezza assoluta”. [ 85 ]
  16. ^ L'”Evoluzione” contiene gli elementi teosofici nella loro interezza. [ 87 ]
  17. ^ I Roerich si unirono alla sezione russa della ST (forse non ufficialmente) prima della prima guerra mondiale. [ 94 ]
  18. ^ Anita Stasulane scrisse che “il rapporto dei Roerich con la sezione russa della ST fu seriamente influenzato dalla questione del diritto di tradurre le opere di Blavatsky”. [ 96 ]
  19. ^ Secondo John E. Bowlt e Gary Lachman , in questo dipinto l’influenza delle Forme-Pensiero [ 22 ] è abbastanza visibile. [ 97 ]
  20. ^ Nel 1910, Kandinsky dipinse la sua prima opera astratta. [ 98 ]
  21. ^ Ringbom notò che l’interesse di Kandinsky per la Teosofia e l’esoterismo non era “una specie di hobby personale, un divertimento strettamente privato che giocò un ruolo trascurabile nella formazione della sua prospettiva artistica”. [ 103 ]
  22. ^ Moshe Barasch ha sottolineato che la Teosofia “era di interesse diretto per Kandinsky”. Divenne un “fattore significativo” nel suo “mondo intellettuale”. [ 105 ]
  23. ^ Secondo Bowlt, il simbolismo teosofico del colore fu l’esca che attrasse Kandinsky verso il “mondo della Teosofia”. [ 115 ]
  24. ^ Secondo Jan Stottmeister, questo dipinto unisce un “soggetto apparentemente cattolico, la Santa Comunione “, con l’insegnamento teosofico sull’aura. [ 117 ]
  25. ^ Olio su cartone, 30,5 × 31,5 cm. Museo Bochum, Germania  [ de ] . [ 125 ]
  26. ^ Pastello su carta, 45×47 cm. Centre Pompidou , Museo Nazionale d’Arte Moderna , Parigi. [ 126 ]
  27. ^ Leadbeater ha utilizzato il termine quarta dimensione, parlando nei suoi libri di “visione astrale”. [ 133 ] Secondo Bauduin, la “quarta dimensione” e il “piano astrale” teosofico sono concetti equivalenti. [ 134 ]
  28. ^ Nell’angolo in basso a sinistra del dipinto, Kupka scrisse: “Mia cara Ninie, qui abbozzo il sogno che ho fatto di noi due: il tuo, Franc.” ( Francese : Ma Chère Ninie, Voici ébauche le reve que J’ai eu-nous deux—Ton Franc. ) [ 137 ]
  29. ^ Ha letto tutti i volumi delle traduzioni tedesche della Dottrina Segreta ( in tedesco : Geheimlehre ) e di Iside Svelata ( in tedesco : Entschleierte Isis ). [ 142 ]
  30. ^ Vedi Frühe Menschen (1947) di Max Beckmann in questa pagina. [ 151 ]
  31. ^ Olio su tela, 220 × 140 cm. Estorick Collection of Modern Italian Art , Londra. [ 154 ]
  32. ^ Secondo Marianne Martin, il pianista dalle molte braccia in La musica simboleggia Śiva Nataraja , il “creatore e signore della danza cosmica nel pantheon indù “, e dimostra l’interesse di Russolo per le filosofie orientali, che “erano una fonte principale” della Teosofia. [ 164 ]
  33. ^ Introvigne conferma che le Forme-Pensiero influenzarono Russolo, [ 169 ] e citò, come esempio, la sua opera La musica . [ 170 ]
  34. ^ Lesse libri di autori come Helena Blavatsky, Rudolf Steiner, Franz Hartmann e Charles Leadbeater. [ 174 ]
  35. ^ Vedi Nevrastenia (1908) di Ginna in questa pagina. [ 177 ]
  36. ^ Secondo TH Robsjohn-Gibbings , “molti dei primi dipinti astratti… hanno una sorprendente somiglianza con le forme del pensiero”. [ 182 ]
  37. ^ Secondo Godwin e Hanegraaff, il pittore paesaggista John Varley era nipote di John Varley il Vecchio (1778–1842). [ 184 ] Sua moglie, la pittrice Isabella Varley, era la “zia di WB Yeats , e fu lei che nel 1884 gli diede una copia del Buddhismo esoterico di Sinnett “. [ 185 ]
  38. ^ Secondo Robsjohn-Gibbings, l’arte astratta è “un sottoprodotto della manifestazione astrale come rivelato dalla Teosofia, dallo spiritualismo e dall’occultismo”. [ 198 ]
  39. ^ Il filosofo dell’arte Victor Bychkov  [ ru ] ha affermato di avere atteggiamenti scettici nei confronti della Teosofia, dell’Antroposofia e di altri insegnamenti esoterici. A suo parere, l’esoterismo non ha contribuito alla “creazione divalori estetici degni di attenzione”. [ 201 ]
  40. ^ Vedi, ad esempio, qui. [ 208 ]

Riferimenti

  1. ^ Besant & Leadbeater 1905 , p. 80.
  2. ^ Introvigne 2016c , p. 23.
  3. ^Vai a:Patrizio De Rosa 
  4. ^ Ellwood 2012 .
  5. ^Vai a:Italiano :        
  6. ^ Ringbom 1970 ; Blotkamp 2001 ; Chessa 2012 .
  7. ^ Introvigne 2018a , p. 30.
  8. ^ Modernità incantate 2013 .
  9. ^ Hanegraaff 2013 , p. 148.
  10. ^ Leadbeater 1903 , Frontespizio; Besant & Leadbeater 1905 , Frontespizio.
  11. ^ Bauduin 2012 , pag. 43; Godwin 2016 , pag. 469.
  12. ^ Leadbeater 1903 , p. 94.
  13. Italiano :
  14. ^ Hammer 2014 , p. 358.
  15. ^ Hammer 2003 , pp. 223, 225.
  16. ^ Hammer 2003 , p. 223.
  17. ^ Blavatsky 1877a .
  18. ^ Melton 2001c .
  19. ^ Leadbeater 1903 , cap. 16; Steiner 1994 , cap. 6; Ringbom 1966 , pp. 397–398.
  20. ^ Steiner 2004 , pag. 58; Ringbom 1966 , pag. 397.
  21. ^ Steiner 2004 , pag. 50; Фаликов 2016 , pag. 76.
  22. ^Vai a:h Besant & Leadbeater 1905.
  23. Italiano :
  24. ^Vai a:un b Piombobeater 1903.
  25. ^ Ringbom 1966 , pag. 398; Bauduin 2012 , pag. 43; Godwin 2016 , pag. 469.
  26. Italiano :
  27. ^ Leadbeater 1903 , pag. 100; Фаликов 2016 , pag. 85.
  28. ^ Besant & Leadbeater 1905 , p. 53; Chessa 2012 , p. 94.
  29. ^ Ringbom 1966 , p. 398.
  30. ^ Ringbom 1966 , p. 397.
  31. Italiano: ^ Lipsey 2011 , p. 34; Alderton 2011 , p. 243.
  32. ^ Deveney 2001 , p. 531.
  33. ^ Introvigne 2015 , p. 11.
  34. ^ Introvigne 2016c , p. 53; Introvigne 2017b , pag. 5.
  35. ^ Weinzweig 1978 , p. 15; Cranston 1993 , p. xvi.
  36. ^ Introvigne 2014a , p. 172; Introvigne 2018b , pag. 13.
  37. ^ Introvigne 2014a , p. 182; Introvigne 2018b , pag. 28.
  38. ^ Machell Il sentiero .
  39. ^ Introvigne 2014a , p. 185; Introvigne 2018b , pag. 31.
  40. ^Vai a: 1. La lettera M è incisa a forma di U.
  41. ^ Knoche 2012 ; Kamerling 1980 ; Introvigne 2014a , pp. 168, 173; Introvigne 2018b , pag. 6.
  42. ^ Knoche 2012 ; Introvigne 2014a , pag. 169.
  43. ^ di Purucker 1999 .
  44. ^ Introvigne 2014a , p. 173.
  45. ^ Introvigne 2014a , p. 180.
  46. ^ Machell 1980 , pag. 354; Introvigne 2014a , pag. 181.
  47. ^ Kamerling 1980 , Il sentiero; Kirkley 1997 .
  48. ^ Introvigne 2018b , p. 31.
  49. ^ Rudbøg 2013 , p. 66.
  50. ^ Introvigne 2015 , p. 26.
  51. ^ Francese 2000 , p. 609.
  52. ^ Introvigne 2015 , p. 25.
  53. ^ Dizionario Benezit “Schmiechen, Hermann” .
  54. ^ Introvigne 2015 , pag. 20; Introvigne 2017a , pag. 212.
  55. ^ Francese 2000 , p. 622.
  56. ^ Francese 2000 , pag. 622; Sasson 2012 , pag. 142.
  57. ^ Introvigne 2015 , pag. 18; Introvigne 2017a , pag. 212.
  58. ^Vai a:b Francese 2000, p. 637.
  59. ^ Dizionario Benezit “Klint, Hilma Af” .
  60. ^Vai a:b Bauduin 2014, p. 435.
  61. ^ Introvigne 2014b , p. 27.
  62. ^ Introvigne 2014b , p. 30.
  63. ^ Bauduin 2012 , pag. 47; Bauduin 2014 , pag. 436.
  64. ^Vai a:b Bauduin 2012, p. 47.
  65. ^ Introvigne 2014c , p. 27.
  66. ^ McFarlane 2006 , p. 242; Introvigne 2017b , p. 20.
  67. ^ Francese 2000 , p. 610; Introvigne 2015 , p. 42.
  68. ^ McFarlane 2006 , p. 243; Introvigne 2017b , p. 20.
  69. ^ Dizionario Benezit “Fuller, Florence” .
  70. ^ McFarlane 2006 , pag. 77; Introvigne 2015 , pag. 39.
  71. ^ Introvigne 2015 , p. 38.
  72. ^ Francese 2000 , p. 626; McFarlane 2006 , p. 78; Introvigne 2015 , p. 42.
  73. ^ McFarlane 2006 , p. 80.
  74. ^ Introvigne 2017b , p. 21.
  75. ^ McFarlane 2006 , pagg. 86–87.
  76. ^ Introvigne 2014e , p. 47.
  77. ^ Giancarlo De Luca 2003 .
  78. ^ Schuré 1921 .
  79. ^ Ringbom 1966 , pag. 413; Seuphor 1969 , pag. 53; Introvigne 2014e , pag. 48.
  80. Italiano: ^ Ringbom 1966 , p. 413; Goodrick-Clarke 2008 , p. 232; Kramer 2013 , p. 20; Introvigne 2014e , p. 47.
  81. ^ Blotkamp 2001 , p. 14.
  82. ^ Blotkamp 2001 , pag. 111; Bris-Marino 2014 , pag. 499; Introvigne 2014e , pag. 47.
  83. ^ Seuphor 1969 , pag. 58; Introvigne 2014e , pag. 51.
  84. ^ Bris-Marino 2014 , pp. 496, 499.
  85. ^ Bauduin 2013 , p. 432.
  86. ^ Gallese 1987 , p. 175.
  87. ^ Sellon & Weber 1992 , p. 326.
  88. ^ Gallese 1987 , p. 176.
  89. ^ Gallese 1987 , pag. 177; Introvigne 2014e , pag. 49.
  90. ^ Blavatsky 1877 , p. 212; Welsh 1987 , p. 176.
  91. Italiano :
  92. ^ Dizionario Benezit “Roerich, Nicolas” .
  93. ^ Martello 2003 , pp.78, 103; Carlson 2015 , pag. 195; Introvigne 2016a , pag. 6.
  94. ^ Stasulane 2005 , p. 25.
  95. ^ Introvigne 2016c , p. 48.
  96. ^ Stasulane 2013 , p. 197.
  97. ^ Boult 1999 , p. 33; Lachmann 2008 , pag. 60.
  98. ^ Moszynska 2003 .
  99. ^ Barnett 2003 .
  100. ^ Blavatsky 1889 ; Leadbeater 1903 .
  101. ^ Schuré 1921 ; Steiner 1994 .
  102. ^ Ringbom 1966 , pp. 394–395; Ringbom 1970 , pp. 47, 74, 81; Washington-Long 1980 , pag. 15; Bowlt & Washton-Long 1980 , pag. 45; Ivanov 2007 , pag. 83.
  103. ^ Ringbom 1966 , pag. 393; Introvigne 2018a , pag. 31.
  104. ^ Introvigne 2016c , p. 32.
  105. ^ Barasch 1990 , pp.298, 304.
  106. ^ Фаликов 2016 , pp. 75, 87.
  107. ^ Kandinskij 1952 , pag. 42; Ringbom 1966 , pag. 394; Washington-Long 1987 , pag. 40; Barasch 1990 , pag. 301; Lipsey 2011 , pag. 34; Фаликов 2016 , pag. 77.
  108. ^ Blavatsky 1889 , p. 307; Kandinsky 1952 , pp. 42–43; Ringbom 1966 , pag. 394; Goodrick-Clarke 2008 , pag. 232.
  109. ^ Kandinsky 1952 , Allgemeines.
  110. ^ Schuré 1921 , Introduzione.
  111. ^ Ringbom 1966 , p. 395.
  112. ^ Washington-Long 1975 , p. 217.
  113. ^ Фаликов 2016 , p. 86.
  114. ^ Kandinskij 1952 , pag. 64; Ringbom 1966 , pag. 400; Treitel 2004 , pp. 125–126; Фаликов 2016 , pag. 86.
  115. ^ Bollettino 1999 , p. 36.
  116. ^ Wolters 1911 , Frontespizio.
  117. ^ Stottmeister 2013 , p. 24.
  118. ^Vai a:b Hanegraaff 2015.
  119. ^ Giovanni Battista Piranesi 1911 .
  120. ^ Giovanni Battista Piranesi 2003 .
  121. ^ Dizionario Benezit “Lechter, Melchior” .
  122. Italiano :
  123. Italiano :
  124. ^ Stottmeister 2013 , pag. 24; Stottmeister 2014 , pag. 104.
  125. Italiano :
  126. Italiano :
  127. ^ Giovanni Battista Piranesi 2003 .
  128. ^ Bauduin 2012 , pag. 48; Introvigne 2016b , pag. 14.
  129. ^ Wünsche 2016 , p. 11.
  130. ^ Bauduin 2012 , pag. 42; Jones 2012 , pag. 51.
  131. ^ Bauduin 2012 , p. 49.
  132. ^ Bauduin 2012 , pag. 49; Henderson 2013 , pag. 492.
  133. Italiano: ^ Leadbeater 1895 , p. 9; Henderson 2013 , p. xxix.
  134. ^ Bauduin 2012 , p. 35.
  135. Italiano :
  136. Italiano :
  137. Italiano :
  138. ^ Ivanov 2009 , p. 166.
  139. ^Vai a:un b Beckmann.
  140. ^ Lenz 2003 .
  141. ^ Selz 1964 , pag. 94; Selz 1992 , pag. 8; Reimertz 1995 , pag. 80; Ivanov 2009 , pag. 166.
  142. ^ Reimertz 1995 , Geheimlehre.
  143. ^ Maggio 2012 .
  144. ^ Ivanov 2009 , pp. 156–167.
  145. ^ Besant 1899 , pag. 107; Ivanov 2009 , pag. 168.
  146. ^ Besant 1899 , pp.110–111; Ivanov 2009 , pag. 168.
  147. ^ Steiner 1989 , pag. 104; Ivanov 2009 , pag. 169.
  148. ^ Battitore di piombo 1895 , pag. 4; Ivanov 2009 , pag. 169.
  149. ^ Ivanov 2009 , p. 169.
  150. ^ Ivanov 2009 , p. 171.
  151. ^ Ivanov 2012 , p. 283.
  152. ^ Chessa 2012 , p. 82.
  153. ^ Chessa 2012 , p. 93.
  154. ^ Chessa 2012 , pag. 77; Introvigne 2014d , pag. 10.
  155. ^ Coen 2003 .
  156. ^ Celant 1981 , pp. 36–42; Chessa 2012 , pag. 78; Bauduin 2014 , pag. 437.
  157. ^ Chessa 2012 , p. 225.
  158. ^Vai a:b Chessa 2012, p. 84.
  159. ^ Piombobeater 1913 .
  160. ^ Chessa 2012 , p. 92.
  161. ^ Leadbeater 1913 , pag. 279; Chessa 2012 , pag. 94.
  162. ^ Leadbeater 1913 , pag. 268; Chessa 2012 , pag. 106.
  163. ^ Chessa 2012 , p. 100.
  164. ^ Martin 1968 , pag. 90; Chessa 2012 , pag. 78.
  165. ^ Besant & Leadbeater 1905 , p. 36.
  166. ^ Chessa 2012 , p. 107.
  167. ^ Besant & Leadbeater 1905 , pp. 75–82.
  168. ^ Chessa 2012 , p. 104.
  169. ^ Introvigne 2014c , p. 21.
  170. ^ Introvigne 2014d , p. 10.
  171. ^Vai a:b Dizionario Benezit “Ginna”.
  172. ^ Chessa 2012 , pag. 103; Introvigne 2014d , pag. 12.
  173. ^ Celant 1981 , pp. 36–42; Chessa 2012 , pag. 43.
  174. ^ Sica 2017 , p. 33.
  175. ^ Chessa 2012 , pag. 46; Introvigne 2014d , pag. 12.
  176. ^ Chessa 2012 , pag. 48; Introvigne 2014b , pag. 32; Sica 2017 , pag. 37.
  177. ^ Introvigne 2014b , p. 32.
  178. ^ Chessa 2012 , pag. 49; Introvigne 2014b , pag. 32; Sica 2017 , pag. 38.
  179. ^ Ringbom 1966 , pag. 404; Gettings 1978 , pag. 136; Tillett 2016 , pag. 68.
  180. Italiano :
  181. Italiano :
  182. Italiano :
  183. ^ Chessa 2012 , p. 254.
  184. ^ Godwin 2016 , pag. 469; Hanegraaff 2017 , pag. 33.
  185. ^ Francese 2000 , p. 626.
  186. ^ Leadbeater 1903 , Nota dell’autore; Bax 2014 ; Godwin 2016 , p. 470.
  187. ^ Leadbeater 1920 , Frontespizio.
  188. ^ McFarlane 2006 , p. 245; McFarlane 2012a , p. 139.
  189. Italiano: ^ McFarlane 2012a , p. 146; Leland 2016 , p. 209.
  190. Italiano :
  191. Italiano :
  192. ^ Leadbeater 1927 , Prefazione.
  193. ^ Hodson 2007 .
  194. ^ Hodson 2007 , Dedica; Godwin 2016 , p. 472.
  195. ^ Hodson 2007 , Parte V.
  196. ^ Giovanni Battista Piranesi 1947 .
  197. ^ Фаликов 2016 , p. 67.
  198. ^ Robsjohn-Gibbings 1947 , pag. 152; Bauduin 2013 , pag. 429.
  199. ^ Introvigne 2016a , p. 3; Introvigne 2018a , pag. 40.
  200. ^ Introvigne 2016a , p. 4.
  201. ^ Бычков 2007 , p. 57.
  202. ^ Bois 1993 , pagg. 247–48.
  203. ^ Blotkamp 2001 , pag. 111; Introvigne 2016a , pag. 4; Introvigne 2018a , pag. 40.
  204. ^ Washington-Long 2013 , p. 2; Introvigne 2018a , p. 41.
  205. ^ Januszczak 2010 ; Introvigne 2018a .
  206. ^ Januszczak 2014 ; Introvigne 2016a .
  207. ^ Introvigne 2018a , p. 41.
  208. ^ Modernità incantate 2015 .

Fonti

Pubblicazioni accademiche

Altre pubblicazioni

In russo

  • Boult, Дж. Э. (1999). “Василий Кандинский и теософия” [Wassily Kandinsky e la Teosofia]. Многогранный мир Кандинского [ Il mondo dalle molteplici facce di Kandinsky ] (in russo). M.: Наука. pagine  30–41 .​ Estratto il 28-06-2019 .
  • Бычков, В. В. [in russo] (2007). “Эзотерика и искусство” [Esoterismo e arti]. In Бычков, В. В. [in russo] (ndr). Provalogio. Разговор первый об эстетике, современном искусстве и кризисе культуры [ Un trilogo: il primo discorso su estetica, arte moderna e crisi della cultura ] (PDF) (in russo). Mosca: ИФ РАН. pp.  50–59 . ISBN Numero di telefono: 978-5-9540-0087-0Recuperato il 18/06/2019 .
  • Ivanov, В. В. (2007). “Теософия и искусство” [Teosofia e le arti]. In Бычков, В. В. [in russo] (ndr). Provalogio. Разговор первый об эстетике, современном искусстве и кризисе культуры [ Un trilogo: il primo discorso su estetica, arte moderna e crisi della cultura ] (PDF) (in russo). Mosca: ИФ РАН. pp.  79–84 . ISBN Numero di telefono: 978-5-9540-0087-0Recuperato il 18/06/2019 .
  • ———— (2009). “О герметизме и эзотерике в искусстве” [Sull’ermetismo e l’esoterismo nelle arti]. In Бычков, В. В. [in russo] (ndr). Provalogio. Разговор второй о философии искусства [ Un trilogo: il secondo discorso sulla filosofia dell’arte ] (PDF) (in russo). Mosca: ИФ РАН. pp.  154–173 . ISBN Numero di telefono: 978-5-9540-0134-1Recuperato il 18/06/2019 .
  • ———— (2012). “О герметизме и эзотерике в искусстве” [Sull’ermetismo e l’esoterismo nelle arti]. In Бычков, В. В. [in russo] (ndr). Триалог: Живая эстетика и современная философия искусства [ Un trilogo: estetica vivente e filosofia moderna dell’arte ] (in russo). Mosca: Прогресс-Традиция. pp.  270–284 . ISBN 9785898263256. Recuperato il 2019-06-20 .
  • Бычков, В. В. [in russo] , ed. (2012). “Участники триалога” [Partecipanti al trilogo]. Триалог: Живая эстетика и современная философия искусства [ Un trilogo: estetica vivente e filosofia moderna dell’arte ] (in russo). Mosca: Прогресс-Традиция. pp.  838–839 . ISBN 9785898263256. Recuperato il 2019-06-20 .
  • Фаликов, B. З. (2016). Mollock, Н. Þ. (ed.).  Астральный цвет: Кандинский и теософия” [Colore astrale : Kandinsky e la Teosofia] (PDF) . Искусствознание (in russo) ( 1– 2). M.: ГИИ : 66–89 . ISSN  2073-316X . Estratto il 27/06/2019 .

Pubblicazioni teosofiche

Ulteriori letture